domenica 25 novembre 2012

Analisi sismica di edifici multipiano

L’analisi sismica è tesa a valutare le sollecitazioni che nascono nei diversi elementi strutturali resistenti sotto le diverse combinazioni di carico che possono intervenire durante la vita utile dell’edificio.


Per effettuare un'analisi sismica bisogna valutare quello che è il comportamento degli elementi strutturali resistenti ai quali è affidato il compito di trasmettere in fondazione i carichi verticali e le azioni orizzontali indotte dal sisma. 

Le azioni sismiche rappresentano delle azioni di tipo inerziale, che sono in definitiva proporzionali alle masse sismiche. Tali azioni, nel caso degli edifici a uso abitativo, gran parte dei pesi (peso proprio, sovraccarichi fissi e sovraccarichi accidentali) sono applicati in corrispondenza degli impalcati. 

L'effetto del sisma è rappresentato pertanto da spinte applicate nel baricentro dei pesi. Tali spinte si ripartiscono tra i diversi elementi strutturali resistenti in funzione della loro rigidezza. Le strutture intelaiate costituiscono la tipologia strutturale più diffusa per edifici con numero di piani non molto elevato. 

Al crescere dell’altezza del’edificio le deformazioni laterali indotte dal sisma possono diventare incompatibili con le caratteristiche tipologiche e costruttive degli elementi secondari di tamponamento. Al contrario la presenza di un sistema di controventamento costituito anche da pareti continue dalla fondazioni fino in sommità garantisce un notevole incremento delle caratteristiche di rigidezza dell’edificio e limita, quindi, l’entità degli spostamenti d’interpiano. 

Le pareti possono avere rigidezza prevalente in una direzione (pareti piane), oppure rigidezza bidirezionale (mensole a sezione sottile aperta) o anche rigidezza torsionale (nuclei a sezione sottile chiusa). L’obiettivo dell’analisi sismica dell’edificio è quello ripartire le spinte sismiche tra i diversi elementi strutturali di controventamento (telai, pareti piane, setti, nuclei). 

Un ruolo significativo nella ripartizione delle spinte viene svolto dalla presenza dell’impalcato. In particolare, la presenza di solai latero-cementizi con soletta di spessore non inferiore a 4 cm garantisce che le deformazioni dell’impalcato nel proprio piano siano trascurabili rispetto agli spostamenti d’interpiano. Di conseguenza la presenza dell’impalcato impone ad ogni piano un campo di spostamenti rigido piano (comportamento a diaframma).

Team Onjob21

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