1. Solaio piano
ligneo-rafforzamento travi con putrella all’estradosso
Quando: la sezione resistente della trave
appaia insufficiente; non si voglia sostituire; il controsoffitto sia di
pregio; vi sia uno spessore del
solaio sovrastante complessivamente sufficiente.
Scopo: aumentare la portata senza
interventi dal basso
Procedimento: rimozione del pavimento e massetto; posa in opera di
profilato metallico; solidarizzazione con staffe metalliche che trasferiscono
al profilato il peso della trave di legno e del solaio; trattamento del legno della trave, aerazione
dell’appoggio, trattamento antiruggine.
2. Solaio piano
ligneo-rafforzamento travi con putrella all’intradosso
Quando: la sezione resistente della trave
appaia insufficiente, non si voglia sostituire; il controsoffitto non esista o
non sia di pregio.
Scopo: aumentare la portata del solaio
Procedimento: puntellare la travatura in
legno; ricavare nella muratura, di fianco alla travatura, alloggiamenti per le
putrelle di rinforzo; posizionamento delle putrelle e delle cravatte in ferro
di collegamento; assicurarsi che ci sia contatto solidale tra putrelle e
travetti; trattamento del legno della trave, aerazione dell’appoggio,
trattamento antiruggine.
3. Solaio piano ligneo con piano
in tavolato o in laterizio-irrigidimento per sostituzione
Quando: orditura principale sia in buono
stato; inalterate le condizioni di esercizio.
Scopo: complessivo irrigidimento del solaio usando
materiali di idonea sezione e solidarizzazione alla struttura.
Procedimento: rimozione, a mano, del pavimento e del suo sottofondo;
rimozione a mano del
tavolato di legno o dei laterizi; posa in opera di tavolato in legno spessore 4
cm, chiodato sulla struttura ed ammorsate tra loro con tenoni, linguetta o
battuta semplice.
4. Solaio piano ligneo con piano
in tavolato o in laterizio-irrigidimento per sovrapposizione
Quando: occorre migliorare le
caratteristiche di indeformabilità sul piano.
Scopo: lavorare rapidamente ed all’asciutto;
irrigidimento statico del
solaio.
Procedimento: rimozione, a mano, del
pavimento e del suo sottofondo; integrazione di chiodatura tra tavolato
esistente e struttura portante; posa in opera di tavolato in legno spessore di
4 cm, chiodato ed a contatto perfetto col precedente, ammorsatura tra le tavole
con tenoni, linguetta o battuta semplice; attendere l’assestamento del
tavolato, spicconare una striscia di intonaco, apporre cunei di contrasto con
la muratura; completamento con pavimentazione compatibile con l’altezza netta
residua di piano.
5. Solaio piano ligneo con piano
in tavolato o in laterizio-uso di massetto in c.a. per consolidamento
Quando: in mancanza di rigidezza
complessiva dei solai ancorché in buone condizioni; nella necessità di creare canalizzazioni.
Scopo: irrigidire il solaio; ripartire i
carichi; ridurre i lavori di demolizione e rimozione.
Procedimento: puntellamento della trave;
rimozione, a mano, pavimento e sottofondo; rimozione di una striscia di
intonaco 8-10 cm, perimetralmente al solaio, in corrispondenza dell’attacco dei
solai; verificare la continuità del tavolato ed intervenire, nel caso, con
legno, polistirolo, malta; posa della rete elettrosaldata, con legature
metalliche alla chiodatura alla struttura inferiore realizzata con chiodi alti
oltre il massetto da gettare; esecuzione del getto con immediato livellamento e
disposto per fasce di spessore omogeneo.
6. Solaio piano
ligneo-irrigidimento e controventatura mediante tiranti e cravatte
Quando: in assenza di rigidezza del solaio e di
indeformabilità; se occorre rapidità e semplicità di esecuzione.
Scopo: realizzare la controventatura del solaio.
Procedimento: individuazione del tracciato
dove apporre il tirante; predisposizione dei ponteggi di servizio se il tirante
è posto in opera all’intradosso; formazione di fori nella muratura, dagli
spigoli, per far passare il tirante; sulla faccia esterna del muro forato
predisporre il piano di appoggio della piastra compianando il muro
perpendicolarmente all’asse del tirante; posa in opera di piastra di
ancoraggio, di lati 150x200 mm, spessore 15mm, con foro di passaggio ad asola o
tondo secondo il sistema di ancoraggio prescelto; posa in opera di tiranti
generalmente piatti spessore di 5mm, larghezza 50mm; ancoraggio con cunei, inseriti
in asola predisposta nel tirante piatto, o con dado, avvitato sul terminale
tondo d 12-16mm del ferro piatto; sigillatura dei fori nella muratura;
solidarizzazione dei tiranti con il solaio mediante cravatte di ferro chiodate.
7. Solaio piano ligneo-collegamento
ai muri con tiranti e collegamento tra i solai
Quando: indispensabile in zona sismica per
completare il progetto d’irrigidimento dei solai per condizioni di attacco non
soddisfacenti.
Scopo: continuità tra solaio e pareti
perimetrali d’appoggio; continuità tra solai contigui discontinui; difficoltà
di sfilamento delle travi dalla muratura; trasmissione degli sforzi orizzontali
ai setti verticali resistenti.
Procedimento: puntellare le travi da
ancorare con puntellamenti disposti a 1m dal muro; intervenire:
A)su solai non irrigiditi:dall’estradosso,
rimozione parziale del
tavolato; dall’intradosso senza rimuovere tavolato, rimuovendo parzialmente il
controsoffitto.
B)su solai irrigiditi con tavolato di
legno sovrapposto: solo dall’estradosso con parziale rimozione del tavolato, da
estradosso rimuovendo parzialmente il controsoffitto.
La rimozione del tavolato o del
controsoffitto interessa una striscia di 1m dal muro e perpendicolarmente alle
travi del solaio; il collegamento trave-parete va
fatto per ogni trave, eccezionalmente collegamenti alternati, A)collegamento
con tirante a coda di rondine:esecuzione di foro strombato a forma quadrata
con asse allineato con l’asse della trave, tirante in acciaio da un lato
vincolato alla trave per 80 cm, chiodato o bullonato, dall’altro lato saldato
al tondino della gabbia tronco conica di ferri in tondini alloggiata nel foro
strombato, sigillatura del foro con cls; B)collegamento con tirante e
piastra:esecuzione del foro nella muratura in asse con la superficie
superiore della trave; formazione di incavo tronco conico in asse col foro, per
l’alloggiamento, previo malta di cemento, della piastra in ferro che porta al
centro un’asola, o un foro, per il passaggio del tirante; tirante in acciaio
collegato alla trave per 80 cm, chiodati e bullonati, e trattenuta mediante
cunei tenditori se il tirante è piatto, o dado in acciaio bullonato su
filettatura, se il tirante è tondo; il collegamento
laterale con la parete(parallelo alle travi) avviene mediante punti
distanziati di 2,5-3m su cui dal solaio arrivano due tiranti, inclinati tra
loro di 45°-60°, e vincolati al solaio per almeno 1 m; da questi punti
proseguono verso il muro o i due tiranti piatti(per i quali occorre provvedere
con alloggiamenti di piastre indipendenti) o un tondino di ferro per
predisporre l’alloggiamento a coda di rondine; il collegamento tra i solai
complanari contigui al fine di aumentare ed uniformare la trasmissione delle
spinte orizzontali ai setti murari resistenti è determinato dal tipo di
contiguità. a) orditure parallele affiancate sui lati lunghi o orditure
perpendicolari: collegamento a livello di estradosso mediante tiranti piatti
inclinati tra loro di 45°-60° che di collegano all’interno del muro; b)
orditure parallele e solai collegati di testa con teste travi coincidenti,
collegamento da realizzarsi tra trave e trave di testa mediante staffa
metallica piatta passante nel muro ed inchiodata alla trave; c) orditure
parallele, solai collegati di testa con teste di travi sfalsate, i collegamenti
al muro sono individuali escludendo la coda di rondine.
8. Solaio piano
ligneo-collegamento ai muri perimetrali mediante cordolo all’intradosso
Scopo: irrigidire il solaio; collegarlo
alla muratura
Procedimento: intervento su tutti i lati del perimetro del muro, sia
perpendicolare sia parallelo all’orditura.
A)intervento sui lati del muro
perpendicolari all’orditura del solaio:puntellatura, spicconatura
d’intonaco, taglio della muratura per 15-20 cm di profondità altezza pari a
quella del cordolo ed altri 30 cm per l’esecuzione del getto, il taglio può
avvenire per l’intera lunghezza se il muro ha forte spessore, taglio per
l’alloggiamento dell’apparecchio a coda di rondine o, in alternativa,
formazione di fori nella muratura, inclinati meno di 45° per l’ancoraggio del
cordolo; se il taglio orizzontale è unico si pone in opera tutta l’armatura del
cordolo casserata, la staffa di collegamento tra la trave ed il cordolo e
l’armatura della coda di rondine, o in alternativa, i cavallotti a 45°, se il taglio
è organizzato per cantieri il getto deve essere fatto per tratti, lasciando 30
cm della lunghezza senza getto, i ferri, lunghi già per la sovrapposizione,
vengono alloggiati nel cavo realizzato e ripiegati in attesa che venga
realizzato il cantiere successivo per essere ristesi, si esegue il getto del
cordolo dall’interno ed il getto del vano per la coda di rondine, dall’esterno;
i cavallotti vengono inseriti nei fori in cui è stata preventivamente immessa
boiacca o resina epossidica; si scassera e si ripristina la muratura;
B)intervento
sui lati del muro paralleli all’orditura del solaio l’esecuzione del taglio
per il cordolo e degli spazi per gli ancoraggi richiede la rimozione della
trave di bordo e della corrispondente parte di tavolato; applicazione di staffa
di collegamento tra cordolo e trave, eventuale posa in opera di tiranti
all’intradosso collegati alle predette staffe, estesi fino a due travi,
possibile applicazione di ulteriore tavolato di irrigidimento.
9. Solaio piano
ligneo-irrigidimento con soletta e collegamento con cordoli alle murature
Scopo: rigidezza del solaio; migliore ripartizione dei
carichi; capacità di trasferire le spinte orizzontali ai setti murari.
Procedimento: messa a nudo del tavolato
esistente, posa in opera della rete elettrosaldata; taglio a sezione obbligata
di muratura per un’altezza pari a quella del cordolo maggiorata di 20-30 cm per
il getto: a)taglio e predisposizione dell’intero
cordolo: predisposizione dell’armatura del cordolo e degli apparecchi di
ancoraggio e loro collegamento alla rete, eventuale apposizione di staffe nel
cordolo per legare le testate del solaio; getto del cls per l’intera soletta,
cordolo compreso, ripresa del getto, previa bagnatura della superficie per il
cordolo che è stato casserato, tale getto completa il cordolo e interessa le
strutture di ancoraggio; ripristino della muratura e dell’intonaco; b)taglio
del cordolo per cantieri alternati: taglio di cantieri alternati di lunghezza
1,5m; posa in opera della rete che viene risvoltata sui muri, getto della
soletta fino a 50 cm dal muro, appena raggiunta una certa consistenza si arma
il cordolo nei cantieri aperti si svolge la rete e la si distende nel cantiere,
ripresa del getto di cls della soletta ripetere le operazioni nei cantieri
successivi.
10. Solaio piano in ferro e
laterizio-consolidamento all’estradosso
Quando: travi insufficienti,
originariamente o per successivi aumenti dei sovraccarichi
Scopo: aumento capacità portante del solaio; aumento
della rigidezza del
solaio; nessuna traccia dell’intervento.
Procedimento: puntellamento; rimozione per
una fascia di 40 cm a cavallo dell’asse della trave in ferro, del pavimento,
del sottofondo del materiale di riempimento fino alla tavella inferiore;
rottura dei diaframmi laterizi, se volterrane o pignatte, più vicini all’anima
salvando il diaframma più in basso; pulizia del ferro; apposizione di staffe in
tondini di ferro d 6-8 mm ad aderenza migliorata, a cavallo della luce a
partire dagli appoggi e distanziati di 15-20cm tra loro; le staffe sono
sagomate a 45° verso il centro della trave, e legate tra loro con un ferro
longitudinale diritto; alternativamente sono tenute più alte dell’anima della
trave, conferendo maggiore rigidezza alla trave, la staffa tenuta in basso può
essere saldata all’ala della trave; ripristino del massetto di riempimento ed
eventuale rete elettrosaldata, tenuto per qualche cm più alto dell’ala della
trave.
11. Solaio piano in ferro e
laterizio-consolidamento mediante sostituzione dei laterizi
Quando: condizioni di degrado degli
elementi laterizi.
Scopo: migliorare le condizioni generali del solaio; migliorare
la ripartizione dei carichi.
Procedimento: demolizione delle
sovrastrutture, pavimento, massetto ed analogo, fino all’estradosso della
trave; demolizione dei laterizi; apposizione del tavolato di servizio; posa in
opera di un tavellonato di laterizio posato sull’ala inferiore delle travi;
posa in opera di materiale leggero tra le tavelle, laterizio forato, blocchi di
polistirolo; armature: a) putrelle in ferro di sezione adeguata: pulitura della
trave, applicazione di ferri saldati sull’estradosso delle ali per aumentare
l’aderenza tra cls e trave; b) putrelle in ferro non adeguate; pulitura e
apposizione di cavallotti a cavallo dell’ala e tenuti rialzati, oppure, se possibile,
sovrapposizione di altro profilato da saldare o bullonare; massetto di cls con
interposta rete elettrosaldata, e abbondante bagnatura.
12. Solaio piano in ferro e
laterizio-consolidamento mediante solettone
Quando: per irrigidire un solaio; per
mutate condizioni di carico
Scopo: realizzazione di un solettone armato
collegato alle putrelle, aumento della sezione resistente; aumento della
rigidezza del
solaio; migliore ripartizione dei carichi di esercizio.
Procedimento:demolizione del pavimento e del sottofondo fino all’estradosso delle
putrelle; spicconatura dell’intonaco per una fascia perimetrale alta 15cm;
perfetta pulizia della parte superiore dell’ala mediante anche mola o
smeriglio; aumento dell’altezza della putrella con la posa in opera di tondini
di ferro cavallotti, o a sinusoide o a spirale; apposizione di rete
elettrosaldata; getto di cls.
13. Solaio piano in ferro e
laterizio-consolidamento mediante nuovo sistema di travi all’intradosso
Quando:in presenza di solai con pavimenti
di pregio
Scopo: non alterare l’estradosso del solaio; aumentare
considerevolmente la capacità portante del
solaio.
Procedimento: puntellatura al fine di
ridurre l’effetto del carico sulle travi esistenti per consentire una maggiore
collaborazione con le travi da apporre; rimozione del controsoffitto; pulizia
dell’intradosso delle travi esistenti; formazione, nei muri degli alloggiamenti
delle nuove travi; posa in opera di travi rompitratto ortogonali al sistema
preesistente, eventuale rinforzo con altre travi ortogonali alle rompitratto e
parallele alle travi originarie; collegamento tra i sistemi di travi mediante
saldatura lungo i bordi o piastra di collegamento e saldatura; 1aipotesi
di alloggiamento della trave nella muratura: mediante piastra di ripartizione
degli sforzi e saldatura, alla trave, di tondini uncinati anti-sfilo, a tal
fine il foro avrà sagoma tronco-conica, riempimento del cavo con cls
cementizio. 2aipotesi di alloggiamento della trave nella muratura:
mediante la creazione di cordolo armato.
14. Solaio piano in ferro e
laterizio-miglioramento dei collegamenti tra solaio e muratura
Quando: vi sia il rischio di sfilamento
delle travi dal muro o per dilatazione o per vibrazione o per degrado della malta ; vi sia
il rischio del
martellamento nella muratura.
Scopo: ricostruire e/o migliorare il
collegamento di travi e muri ortogonali; realizzare o migliorare il
collegamento tra solaio e muro parallelo.
Procedimento: per
collegare una singola trave puntellare e scamiciare la putrella per
15-20cm al suo intorno nell’alloggiamento; pulire con mola smeriglio la trave;
saldare tondini d 10-16mm uncinati anti-sfilo o, in alternativa, saldare, sotto
l’ala inferiore della putrella, una robusta piastra metallica per prolungare
l’appoggio nel muro; lavare con acqua abbondante e gettare il cls, con le
dovute casseforme, per chiudere il foro, per pareti di modesto spessore il foro
diventa passante e la forma è tronco-conica; ripetizione alla trave successiva.
Per il collegamento continuo di
tutte le travi:non occorre
puntellare, ancorare al muro, all’intradosso delle travi del solaio, una
putrella ad L, mediante perforazioni intervallate di 20cm e inclinate di 45°,
nel piano orizzontale, alternativamente a destra e a sinistra; armare i fori
con barre di ferro ad aderenza migliorata d 10-12mm; iniettare boiacca di
cemento o resine epossidiche; saldare i monconi di barre al profilato ad L
preventivamente forato; saldare i profilato aggiunto agli intradossi delle ali
delle travi del solaio, utilizzando spessori metallici anch’essi saldati, per
eventualmente complanare il contatto.
Per collegare muro e solaio ad
orditura parallela al muro:occorre
che il solaio sia stato irrigidito nel suo piano: a)per irrigidimento di solaio
effettuato all’intradosso con orditura di travi aggiuntiva e perpendicolari
alle precedenti, le nuove travi ammorsate al muro creano collegamento laterale
del solaio; b) per irrigidimento di solaio all’estradosso, si usa il metodo del
solettone armato con rete e con prolungamento dell’armatura entro un cordolo
ricavato nel muro e vincolato nella muratura con apparecchio a coda di rondine
o cavallotti.
15. Solaio piano
laterocementizio-sostituzione di solaio e realizzazione del cordolo
Quando:non è possibile consolidare; occorre
variare la quota del
solaio.
Scopo:realizzare un solaio irrigidito lungo
il perimetro
Procedimento: demolizione del solaio
preesistente, taglio a sezione obbligata nella muratura di altezza pari a
quella del nuovo solaio; profondità dello scavo in dipendenza dello spessore
della muratura e della qualità di questa, si avrà un cordolo interamente nello
spessore della muratura, o parzialmente nella muratura ma vincolato con
apparecchi a coda di rondine o tiranti cavallotti; si monta il nuovo solaio; si
predispone l’armatura dei cordoli comunque essi siano stati previsti, e le
armature degli ancoraggi; si predispone l’armatura del cordolo che sarà trave
di bordo lateralmente al solaio ; predisporre i casseri, anche per il cordolo
che non sia interamente nella muratura; eseguire il getto di cls
contemporaneamente per solaio, cordolo e ancoraggi.
16. Solaio con struttura in
legno-riparazione di trave con putrelle
Quando: danno grave ma isolato ad una trave
in legno.
Scopo:ripristino della funzione strutturale
della trave.
Procedimento: pulizia della trave,
puntellamento del solaio che grava sulla trave; rimessa in quota della trave;
regolarizzazione della faccia della trave, posa in opera della parte di trave
sostituita; realizzazione del collegamento mediante profilati in acciaio
posizionando su una faccia laterale della trave il profilato di lunghezza
necessaria e già forato; perforazione con trapano della trave in asse con fori
già presenti nel profilato e punzonamento del profilato della parte opposta,
esecuzione dei fori nel secondo profilato; porre in opera chiavarde passanti e
stringere i dadi; dopo alcuni giorni operare un ulteriore avvitamento.
17. Solaio con struttura in
legno-riparazione di trave lesionata per flessione
Quando: la soluzione risulti essere la meno
onerosa a fronte di una sostituzione.
Scopo: ripristinare la resistenza della
trave.
Procedimento: puntellare il solaio che
scarica sulla trave; puntellare la trave; apposizione di un ferro piatto
sull’intradosso della trave; praticare fori contenuti nel piano passante per la
mezzeria e inclinati di 45° e punzonare il ferro piatto; forare il ferro
piatto; collegamento con chiavarde e bulloni.
18. Solaio con struttura in legno
riparazione di estremità della trave.
Quando: un’estremità risulti gravemente
deteriorata e non si voglia sostituire l’intera trave.
Scopo:ripristinare un appoggio sicuro
Procedimento: rimuovere il tavolato al
disopra della testata da risanare; pulizia del legno della trave evidenziando la parte
deteriorata.
Esistono quattro possibili situazioni
legate al livello di degrado dell’appoggio ed alla lunghezza della parte
deteriorata.
A)Appoggio deteriorato ma che assicuri
stabilità durante l’intervento,
B)La parte sana della trave sia a ridosso del muro
Se
si verificano entrambe le condizioni si fissa al muro, all’intradosso della
trave una mensoletta metallica, eseguiti i collegamenti si può tagliare la
parte ammalorata della trave, si utilizza un profilato angolare ancorato nel
muro se occorre sostenere più travi;
Se
la parte degradata non dà affidamento occorre puntellare la trave da riparare e
poi tagliare la parte deteriorate
Se
la parte deteriorate consente di operare il ripristino ma è estesa occorre
rafforzare le 2 travi adiacenti e collocare al loro intradosso un architrave
che funge da nuovo appoggio per le travi deteriorate.
Se
gli appoggi non danno alcun affidamento e la parte degradata è estesa occorre
puntellare le travi,tagliare le parti degradate,realizzare l’architrave che
sarà complanare alle travi.
Team Onjob21
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