venerdì 4 gennaio 2013

Recupero pilastri e muratura in c.a.

Il recupero di strutture in cemento armato si rende oggi molto interessante, dato che da numerosi anni ormai le costruzioni sono quasi esclusivamente di questi materiali e di tale tipologia strutturale. 


1. Consolidamento di pilastro a sezione circolare


Quando: pilastri degradati o insufficienti
Scopo: aumentare la sezione resistente per migliorare la capacità portante originaria

Procedimento: pulitura della superficie; apposizione dell’armatura elicoidale e di quella longitudinale; apposizione della casseratura; bagnatura abbondante; getto di cls dall’alto; per altezze superiori a 2,5 m occorre procedere per strati verticali successivi.

2. Consolidamento di pilastro a sezione rettangolare

Quando: elementi gravemente degradati
Scopo: reintegro dell’elemento danneggiato; aumento delle caratteristiche aumentando la sezione.

Procedimento: pulire tutta la superficie; disporre di angolari a superficie sabbiata; porre in opera con resina epossidica miscelata a sabbia finissima; apporre staffatura con rete elettrosaldata o tondini di ferro, saldati poi agli angolari; applicazione della malta spruzzata con compressore per costituire uno spessore non inferiore a 3-4 cm.

3. Consolidamento di pilastro in c.a. con fodera in acciaio.

Quando: struttura estremamente danneggiata
Scopo: ripristinare l’integrità strutturale; aumentare la capacità portante del pilastro.

Procedimento: pulitura completa; apposizione della fodera costituita da cantonali e piastre di collegamento tra questi, impiego di adesivi epossidica; apposizione della rete elettrosaldata fissata a cantonali e piastre mediante saldatura; posa in opera, con compressore, della malta di cemento di spessore non inferiore a 3-4 cm.

4. Consolidamento di pilastro in muratura

Quando: pilastri degradati o mal proporzionati
Scopo: integrare il legante all’interno; migliore le caratteristiche ed aumentare la resistenza aumentandone la sezione.

Procedimento: pulizia totale delle superfici del pilastro rimuovendo intonaco e legante arido con getti di aria compressa; perforazioni a rotazione nella parta bassa; apposizione del ferro ad aderenza migliorata e applicazione del boccaglio; sigillatura del foro d’uscita; abbondante bagnatura; colatura della miscela cementizia; ripetizione per filari ortogonali sull’altra faccia del pilastro; apposizione dei cantonali in acciaio a rete elettrosaldata resa solidale con saldatura ai ferri delle iniezioni precedenti; applicazione, con compressore, di pasta di cemento di spessore non inferiore a 3-4 cm.

Team Onjob21 

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