mercoledì 2 gennaio 2013

Tecniche di consolidamento di murature di mattoni e di pietrame

Le tecniche di consolidamento delle murature in mattoni si differenziano per la tipologia e la gravità della muratura in esame.

1. Consolidamento con iniezioni cementizie

Questo intervento viene effettuato quando si verifica uno stato fessurativo generalizzato su tutta la parete, per cui si va a realizzare un rafforzamento e miglioramento delle caratteristiche meccaniche. Lo scopo principale in effetti è quello di attuare una completa reintegrazione del legante. Tale intervento può essere fatto in sinergia con il collegamento tra setti murari ortogonali e tra parti murarie disomogenee o discontinue. 


Procedimento: Viene operato un completo ripristino intonaco attraverso le sigillature di innesti di solai, tubazioni, di telai fissi; inoltre si effettua un consolidamento provvisorio con pre-iniezioni di  boiacca colata dal basso verso l’alto, con tubi di plastica di 1-1,5 cm distanti 40-50 cm. Oltre a ciò si possono realizzare dei fori con trapani rotanti e non a percussione, successivo lavaggio di tutta la parte da trattare in una giornata, con una verifica umidità in intonaco e delle possibili vie di fuga della malta da iniettare. Successivamente vengono applicati gli ugelli attraverso cui effettuare le iniezioni di un miscela molto fluida e cioè con rapporto acqua cementro compreso tra 0,8 e 1 e pressione 2,5-3 atm.  Molto spesso vengono utilizzati anche degli additivi fluidificanti e/o espansivi.

2. Consolidamento con intonaco armato

Tale tecnica viene applicata al fine di ricostruire una continuità tra parti non ammorsate della muratura e per compattare setti con superfici con notevoli lesioni passanti. Con tale intervento si intende anche migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura e ristabilire la continuità strutturale mediante lastre in cemento poste su entrambe le facce e collegate con elementi metallici, realizzato anche in sinergia con iniezioni armate.



Procedimento: In primo luogo occorre rimuovere l'intonaco ed il legante arido attraverso un compressore ad aria compressa, poi si realizzano dei fori con tecnica a rotazione, con una quantità di 6 fori a mq, con diametro pari a 40mm. Viene apposta una rete elettrosaldata su entrambe le facce del muro collegate da tondini inseriti in fori preventivamente realizzati. Questo intervento va effettuato su superfici limitate alla fessura o su interi setti compresi risvolti dei muri limitrofi; si ultima poi con una bagnatura e ripulitura delle superfici.

3. Consolidamento con colatura di boiacca


Quando: intervento su porzioni limitate di muro e in assenza di attrezzatura specialistica
Sinergie: collegamento tra muri ortogonali e fra parti murarie disomogenee e discontinue
Scopo: rafforzamento dei setti murari mediante la rigenerazione ed integrazione del legante


Procedimento: sigillare le fessure(colaggio e non iniezione a pressione); filare orizzontale di perforazione partendo dal basso; fori passanti, con apparecchio a rotazione, otturati ad un estremo con malta di gesso; iniezione di acqua per pulitura del cavo; colatura di miscela a/c=1; reiterazione della colatura dopo qualche ora per compensare il ritiro o aggiunta di additivi; successiva filare orizzontale di perforazione.
Eccezionalità: inversione dell’ordine di perforazioni, partendo dall’alto, per murature particolarmente fatiscenti.

4. Consolidamento mediante sostituzione parziale del materiale, procedimento di cuci e scuci

Quando: murature lesionate e degradate per zone limitate
Scopo: ripristinare la continuità strutturale del setto con la sostituzione degli elementi murari.


Procedimento: apertura di cantieri successivi; iniziare la sostituzione in prossimità della muratura integra; ammostatura nella muratura integra e predisposizione della successiva ammostatura; sospendere la posa in opera dell’ultimo filare orizzontale di mattoni e forzare lo spazio con cunei in legno; apporre l’ultimo filare con molta malta.

5. Consolidamento mediante tiranti metallici

Quando: per edifici non regolamentari, ai fini della staticità e dell’evento sismico. Per la organizzazione planimetrica dei setti e le loro dimensioni.
Sinergie: è complementare agli interventi specifici sui setti murari
Scopo: migliorare i collegamenti tra i setti murari e di questi con i solai mediante un sistema di tiranti.


Procedimento: individuare le posizioni dei tiranti sulle facce del muro; creazione dei fori d 25-30 mm; preparazione e posa in opera dei tiranti di lunghezza pari alla distanza dalle facce esterne dei setti da contrastare maggiorata di 10 cm per ogni faccia; filettatura dei 10 cm in esubero; apposizione di piastre di ancoraggio dello spessore di 15mm sulle facce esterne dei setti, mediante interposizione di malta di allettamento, le piastre rettangolari hanno lato 20-25 cm, quelle circolari hanno d 30 cm, mettere in tensione mediante dadi filettati e ripetere la messa in tensione dopo 3-4 giorni, e successivamente saldare i dadi; riempire la cavità che ospita il tirante con iniezioni di cemento; possibile alloggiamento di due tiranti per impedire fenomeni di presso flessione.

6. Consolidamento mediante perforazioni armate

Quando: consolidamento di opere monumentali
Sinergie: è coadiuvante con le iniezioni di cemento non armato ed all’intonaco armato
Scopo: occorre integrare cantonali o giunzioni di murature; occorre garantire continuità strutturale tra elementi strutturali eterogenei, migliorare le caratteristiche meccaniche.


Procedimento: puntellamento della muratura quando sia particolarmente disastrata e non sia stata preventivamente rafforzata con iniezioni non armate;perforazioni a rotazione, bagnatura dei fori; riempimento con boiacca o resine; introduzione di barra di acciaio ad aderenza migliorata; taglio del ferro eccedente la muratura; ripristino intonaco.

7. Consolidamento mediante ringrosso in c.a.

Quando: pareti particolarmente lesionate, che siano controterra o muri ciechi, in edifici privi di pregio.
Scopo: consolidamento di strutture murarie o mal proporzionate o dissestate, affiancandole, solidarizzandola, altra struttura in c.a. di spessore 8-10 cm.


Procedimento: lavaggio della superficie su cui si pone il ringrosso; puntellamento del muro dalla parte opposta(se ammalorato); posizionamento della rete di armatura del ringrosso; predisposizione dei ferri d’attesa ripiegati al piede per eventuale costituzione di una fondazione strutturale; collegamento con la muratura preesistente mediante spezzoni di ferro infissi in grandi fori o con sottrazione di muratura; montaggio della cassaforma; bagnatura con acqua abbondante; getto di conglomerato in parete armata sottile.

8. Ripristino e/o consolidamento della muratura a sacco e paramenti esterni in laterizio

Quando: se i paramenti esterni sono integri
Scopo: ricostituire la parte interna della muratura dando consistenza ai materiali sciolti


Procedimento: asportazione di un laterizio ogni 3 dal filare orizzontale più basso; puntellamento della parete opposta,si sigillano le fessure e lesioni della parete interna,si inseriscono i monconi di tubo di ferro sigillati con cemento.Iniezione di acqua a bassa pressione per lavare il foro fino a che non fuoriesce acqua priva di polvere e terre grossolani.Colatura di pasta di cemento fino al rifiuto e ripetere la colatura dopo quale giorno x compensare il ritiro.Procedimento analogo alle file superiori.

Team Onjob21

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