Carditello
02.06.15
COMUNICATO AGENDA 21
Cronistoria dei pini di
Carditello e non solo
L'attenzione
di Agenda 21 sui pini di Carditello è sempre stata alta ed è vecchia di alcuni
anni. Nel 2012 chiedemmo al
custode giudiziario Meinardi di potare i pini perché erano decenni che non si
faceva ed anche perché costituivano un pericolo per le strade limitrofe ma
anche per le riaperture di Carditello e per l'edificio situato all'ingresso est
(lato San Tammaro) su cui si appoggiava pesantemente un pino. L'amministratore
ci rispose che non aveva soldi e alla fine il consigliere del Consorzio di
Bonifica Franco D'Amore riusci ad ottenere un lavoro di potatura straordinaria
dei pini (aprile 2012).
All'indomani
della pubblicazione del bando dei lavori di restauro Agenda 21 ha pubblicato
sul proprio sito (vedi pagina FB del gruppo in data 18 maggio 2014) l'intero
progetto di restauro promuovendo sullo stesso:
1. dibattito in assemblea
del 23 maggio e del 6 giugno 2014;
2. incontro con la
Soprintendenza di Caserta a metà giugno 2014;
3. partecipazione alla
conferenza stampa a Carditello della Soprintendenza per la presentazione dei
lavori;
4. dibattito in Carditello
ad ottobre e novembre 2014 nell'ambito dei forum di ascolto.
Conclusioni:
a) il Forum Agenda 21 è
stato il primo ed unico ad occuparsi del progetto di restauro e a far emergere
subito alcune criticità progettuali;
b) abbiamo analizzato
anche l'ipotesi di una richiesta di fermare i lavori per approfondimenti fino
all'ipotesi di un ricorso per via giudiziaria non perseguito perché non
condiviso da tutti (a causa di osservazioni tecniche e specifiche di agronomi
relativamente alla pericolosità, alle patologie dei pini e alla natura dei
terreni) e perché senza le necessarie risorse economiche per affrontare tale
ipotesi;
c) Carditello è un bene
comune e le decisioni generali e specifiche non possono essere lasciate nelle
mani di pochi o di uno perché gli errori di valutazione sono possibili se non
vi sono meccanismi di controllo e verifica diversi da quelli esecutivi; il
controllore è anche il controllato;
d) questa situazione ci
deve insegnare alcune cose fondamentali per evitare che altre cose anche più
gravi possano accadere a Carditello nei prossimi mesi e anni e che traduciamo
nelle seguenti proposte operative e che continuiamo a ripetere da anni.
Proposte:
1. riaprire immediatamente
Carditello come prevede l'appalto dei lavori:
a) l'attuale progetto in
esecuzione di restauro, consolidamento, valorizzazione e accoglienza della
Reggia di Carditello recita nella relazione tecnica:
▪
“garantire nell'immediato una prima accessibilità dei
luoghi, assicurando livelli di sicurezza minimi”;......“i visitatori che
potranno al più presto cominciare a fruire delle
diverse parti della struttura potranno percepire da subito che con l’intervento
del Ministero si sta progressivamente recuperando la fruizione del complesso e
delle sue diverse anime, anche nel rapporto dell’opera con il contesto
territoriale.”......“Appare quindi necessario consentire le visite al Sito
creando percorsi protetti, che permettano sia agli operatori che ad eventuali
visitatori di accedere al complesso in condizioni di sicurezza”;
2. riprendere
immediatamente il protocollo di intesa fra MIBACT e Agenda 21, tutt'ora in
vigore, che prevede un forum permanente di confronto fra tutti i portatori di
interesse singolo o associati;
3. tenere da subito
Carditello “aperto per restauro”;
4. convocazione di un
tavolo di confronto, concertazione e condivisione per l'intero progetto di
restauro e per i futuri progetti di restauro e fruizione;
La
migliore risposta è stata, è e rimarrà sempre la riapertura al pubblico, anche
parziale e temporanea. 14 riaperture fra il 2012 e il 2013 con 15.000 presenza
qualcosa lo hanno insegnato e fatto. Occorre continuare in quella direzione.
Organizzazioni disposte a farlo gratuitamente ce ne sono e il risveglio
appassionato del territorio degli ultimi giorni lo dimostra.
Agenda
21 sui pini di Carditello e sull'intera questione è stata sempre presente con
proposte scritte e pubblicate a valle di più di 50 assemblee pubbliche negli
ultimi 4 anni (senza contare i forum di ascolto tenuti a Carditello).
“La battaglia per la sopravvivenza di Carditello DEVE
UNIRE E NON DIVIDERE”; il dialogo e l'unità di tutti i portatori di
interesse non hanno alternative; il rischio è consegnare Carditello in mano a
diversi poteri forti che non attendo altro che la divisione del territorio.
Team Onjob 21
Team Onjob 21
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