Con l'accensione degli impianti di depurazione, si accende la speranza di una vera e propria rinascita per il Litorale Domitio, da anni ormai abbandonato al proprio destino.
Da anni ormai il litorale Domitio è diventato un simbolo di microcriminalità e rifugio di molti stranieri in regola e non, soprattutto la residenza di molti africani (che molto probabilmente non sono riusciti ad integrarsi nei paesi più popolati della provincia di Caserta). Molti immigrati sono da anni residenti in questo piccolo paese che, dopo sanguinosi eventi, è diventato simbolo di un'immigrazione "pulita", anche se non riesce a prendere piede in un paese del Sud Italia così degradato.
Negli anni '60, il litorale Domitio ha vissuto la sua epoca d'oro con l'inaugurazione del "Villaggio Coppola", è stato metà di molti bagnanti, soprattutto provenienti dalla provincia di Caserta e dalla provincia di Napoli. In quegli anni sono state costruite molte case, quasi tutte abusive, e vendute a prezzi anche modici, al fine di popolare una zona in crescita.
Da qualche anno il posto era diventato invivibile, anche durante il periodo estivo, in quanto il mare è stato inquinato da scarichi abusivi, fognature, percolato, direttamente versati in mare senza il passaggio attraverso gli impianti di depurazioni presenti ma non funzionanti per decenni.
Sono ormai due anni che il mare è diventato di nuovo "pulito", sono stati ripristinati gli impianti di depurazione, così da permettere nuovamente la balneazione dei mari del casertano. Negli ultimi 2 anni il posto si è popolato come un ventennio fa, riscoprendo una grande risorsa della provincia di Caserta.
Per conoscere i dati della qualità dell'acqua è possibile visitare il sito dell'ARPAC, che effettua controlli su campioni prelevati in vari periodi dell'anno, valutando la presenza di agenti inquinanti e la presenza di microrganismi che potrebbero essere dannosi per l'uomo.
Con la speranza che sia l'inizio di una vera e sana rinascita.
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